Christopher Kent Mineman - Didattica in rete

Ondoscopio e
interferenza con laser

LABORATORIO ESPERIMENTO DALLA CATTEDRA:

ONDOSCOPIO

Si è osservato: se una lamina percuote a intervalli di tempo regolari la superficie libera di un liquido si originano perturbazioni di forma sinusoidali che si propagano nel fluido dando origine ad un'onda piana.

Per la perturbazione si può definire una lunghezza d'onda una frequenza e una velocità di propagazione. Questa perturbazione può essere studiata associando ad ogni punto della superficie di separazione fluido-aria una funzione d'onda del tipo:

Con questa funzione è possibile determinare l'evolversi nel tempo e nello spazio della perturbazione (valida finché la lamina continua ad oscillare perturbando la superficie libera del fluido).

Fissando la x si analizza l'oscillazione del fluido in quel punto se la funzione si azzera allora siamo alla quota esistente quando non era presente la perturbazione.

Fissando la t si ha l'istantanea (una foto scattata in quell'istante) della perturbazione in ogni punto della vaschetta.

Con l'ondoscopio abbiamo veridicato due fenomeni:

Diffrazione da una fenditura: Si è osservato che l'onda piana urtando la parete si rifletteva mentre in corrispondenza della fenditura di ampiezza paragonabile a quella della lunghezza d'onda si aveva la formazione di onde circolari. La fenditura si comportava da sorgente puntiforme.


Interferenza di due perturbazioni che si propagavano lungo circonferenze e aventi le stesse caratteristiche (ossia descritte da due funzioni d'onda con la stessa ampiezza, frequenza e lunghezza d'onda).

Si è verificato il principio di sovvrapposizione degli effetti con punti di interferenza costruttiva (onde di ampiezza doppia) e punti di interferenza negativa(ampiezza nulla o minima).

LASER

Abbiamo utilizzato un laser per vedere se anche la luce possa essere interpretata come una perturbazione ondulatoria analogamente a quanto visto con l'ondoscopio. Non è possibile vedere un'onda elettromagnetica e quindi è più difficile effettuare esperimenti atti a comprovare un tipo di comportamento. Utilizziamo un laser in quanto emette radiazione monocromatica in fase.

INTERFERENZA
1° SPECCHI DI FRESNEL


Le due sorgenti sono costituite dalle immagini virtuali, prodotte dai due specchi, della sorgente.

I due specchi devono formare un angolo molto ottuso (vicino a 180 gradi )e il raggio del laser deve cadere quasi tangenzialmente agli specchi nel punto di incontro dei due, in modo da colpire contemporaneamente i due specchi.In questo modo si forma una sorgente virtuale in posizione simmetrica rispetto al Laser e sullo specchio arriveranno contemporaneamente 2 raggi laser + laser virtuale(in fase con il laser reale).
La figura di interferenza viene raccolta su di uno schermo posto a diversi metri di distanza dagli specchi.

Si sono osservate le posizioni di interferenza costruttiva (piccole circonferenze luminose in posizioni precise (si osserva solo l'interferenza costruttiva).

INTERFERENZA PER DIFFRAZIONE

 

Le due onde coerenti sono ottenute per diffrazione del raggio luminoso emesso dal laser sulle fenditure di un reticolo (distanza tra le fenditure 1/500 mm).

Anche con questa disposizione sperimentale, la figura di interferenza viene raccolta su di uno schermo posto ad alcuni metri di distanza dal retticolo.
Considerato il valore molto piccolo della lunghezza d'onda della luce, esso non può essere determinato come nei casi precedenti, cioè attraverso una misura diretta delle distanze tra un punto di interferenza costruttiva e le sorgenti.

Per la dimostrazione poniamo:

C e D

le frange di interferenza rispettivamente di ordine zero ed ordine 1,

Y=CD

la loro distanza

A e B

posizione delle sorgenti (quindi le fenditure)

BA

la loro distanza

L

la distanza tra sorgenti e schermo

BD

la differenza delle distanze (uguale alla lunghezza d'onda se, come nel caso in esame, le sorgenti sono il concordanza di fase e B e D sono le posizioni in cui si osservano le frange di ordine O ed 1).

Con distanza tra le fenditure dell'ordine di 0,1 mm, e distanza fenditure - schermo di 3 - 4 m, si ottiene una separazione tra frange luminose di circa 12 - 28 mm.

E' importante osservare che quanto ricavato è valido solo se è corretta l'interpretazione ondulatoria. Se il modello è valido deve essere possibile prevedere le distanze tra i punti al variare del numero di reticoli e della distanza dopo aver determinato la lunghezza d'onda del laser.Sono stati effettuati per compito questi calcoli e si è verificato in laboratorio la correttezza di quanto previsto.