Christopher Kent Mineman - Didattica in rete

Trattazione classica

Consideriamo la luce costituita da particelle (fotoni) che interagiscono con un elettrone.

Prima dell'urto il fotone ha una quantità di moto p= h / l . ed una energia E= h n .

Considerando l'urto perfettamente elastico avremo che si conserverà sia l'energia che la quantità do moto del sistema.

Si ha

 

Il secondo termine dell'energia rappresenta l'energia cinetica dell'elettrone dopo l'urto. Applicando il teorema di Carnot al triangolo delle quantità di moto

Ricordiamoci che per i fotoni :

ν λ =c P=h/λ E=hν e quindi: E = hc/λ E= pc P = E/c

allora uguagliando le due precedenti espressioni e dividendo per EE' si ottiene  

Sia e l’energia ceduta dalla radiazione elettromagnetica alla particella, sia cioè

ε= E - E’
allora si ha

Supponiamo adesso (e sarà proprio questo il caso che ci interessa) che nell’interazione solo una piccola frazione dell’energia dell’onda elettromagnetica venga ceduta alla particella materiale, supponiamo cioè che risulti

ε> << E
allora

e così risulta

a meno di infinitesimi del secondo ordine in e/E.

Tanto per fare un esempio numerico se e/E fosse 1/10 (nel qual caso e non sarebbe poi così piccolo, rispetto ad E) allora e2/E(E - e) varrebbe 1/90 e sarebbe senz’altro trascurabile rispetto al numero 2. Se poi, più realisticamente, e/E fosse 1/100 allora l’espressione trascurata varrebbe solo 1/9900
Si ha pertanto
ossia: