Christopher Kent Mineman - Didattica in rete

Attrito e problemi

Attrito

L'attrito nasce ogni volta che due corpi tentano di strisciare l'uno sull'altro o quando un corpo solido si muove all'interno di un fluido ( acqua, gas, ...).

Ci sono due tipi di attrito: L'attrito volvente (i corpi rotolano) e l'attrito radente(strisciano) e attrito viscoso (moto di un corpo all'interno di un fluido).

Attrito di rotolamento o volvente

agisce su i corpi sferici fermando l'oggetto messo in moto da una spinta al centro della sfera. Se l'attrito non esistesse la sfera non dovrebbe rotolare ma strisciare sulla superficie. Questo è dovuto dal fatto che tutti i corpi non sono completamente lisci ma seghettati. Cio deterrmina un incastro tra il corpo soggetto alla forza e il piano sul quale è l'oggetto. In seguito a causa delle forza impressogli il corpo spinge in avanti e l'attrito spinge nella direzione oppostaformando una coppia di forze che ha per risultato finale uno spostamento per rotolamento.

attrito volvente

Attrito radente

aggisce su un corpo con base estesa con una controspinta in ogni punto della base di contatto e effetto finale è una l'apparire di una forza passiva che si oppone al moto e che chiameremo FORZA DI ATTRITO RADENTE.

Se lo spostamento avviene su un piano orrizontale l'attrito è direttamente proporzionale alla forza peso (non la massa), all'aumentare della forza peso aumenta anche l'altrito.

attrito radente

L'attrito è direttamente proporzionale anche al peso. Fa=K P

K va da 0 a 1 e dipende dal tipo di contatto.

Problema

Si consideri un corpo appoggiato ad un piano orizzontale e sottoposto ad una forza diretta parallelamente al piano e di intensità 100 N. Sapendo che il coefficiente d'attrito vale K= 0,4 determinare se il corpo si muoverà e in caso affermativo quanto vale l'accelerazione.
Il corpo su un piano liscio e dritto è soggetto all'azione di 4 forze:

Il peso del corpo, che lo attira verso il centro della terra.
La reazione vincolare, uguale ed opposta alla forza peso
La forza attiva che spinge il corpo
La forza attrito  che si oppone alla forza attiva.

Le prime due forze si annullano perchè sone uguali ed opposte.
- La forza d’attrito che si oppone al movimento
- La forza attiva di 100 N ( la forza che esercita una spinta )
La forza d’attrito spinge il corpo verso destra. La forza attiva verso sinistra.
Risoluzione:
p= ( 0 N; - 20 x 9,81 N)
F = ( -100 N; 0 N)
Attrito = K p =0,4 ( 20 x 9,81 N;0 N) = ( 78,4 N; 0 N)
Reazione vincolare = ( 0 N; 20 x 9,81 N)
R=F1+F2+F3+F4=([0+0–100+78,4] N;[-Mg+Mg+0+0] N)
R=(-21,6 N;0 N)
Il movimento ha il verso della forza attiva, pertanto il corpo si muove e possiamo calcolare l’ accelerazione.
A = R / M = ( - 21,6/20; 0/20 ) = ( - 1,08; 0 ) = - 1,08/ sec2

Problema n.2

Promemoria per il piano rettilineo inclinato:

Un corpo può scivolare sul piano.

La reazione vincolare è perpendicolare al piano.

La forza peso è verticale.

L'attrito è direttamente proporzionale non alla forza peso ma all'intensità della reazione vincolare normale al piano.

Tecnica pseudo scalare.
Su un piano inclinato che forma un angolo di 26° con la superficie della terra, viene fatta scivolare una massa di 10 Kg. Sapendo che il coefficiente d'attrito vale K = 0,2 , quanto vale la risultante delle forze agenti?

Ricordiamoci che:
1) L’attrito si oppone sempre al moto
2) Il corpo può scivolare sul piano.
3) La reazione vincolare è perpendicolare al piano
4) La forza peso è verticale
5) L’attrito è direttamente proporzionale alla componente normale della reazione vincolare

Forza residua ( se esistera l’ oggetto potrà scivolare sul piano)

La reazione vincolare è P cos α (componente perpendicolare al piano)
P residua (componente tangenziale) = P sen α
P normale (reazione vincolare) = P cos α
F tot = P sen α - attrito
F tot = P sen α – K P cos α
F tot = 10 x 9,8 x sen 26° - 0,2 x ( 10 x 9,8 ) x cos 26° = 25, 34 N

Essendo positiva la forza risultante il corpo potrà scendere di moto rettilineo uniformemente accelerato.

a = F/ M

a=2,534 m/sec